La Regione FVG, sostiene l’assessore Garlatti, è pronta a difendere le piccole Province di Gorizia  e Pordenone che dovrebbero essere soppresse, secondo il decreto Salva Italia del Governo Monti, perchè non raggiungono i parametri minimi stabiliti per numero di abitanti e superficie del territorio. Mi chiedo che cosa voglia difendere veramente la giunta Tondo, altre sono le priorità da difendere in questo momento, tutte le energie e le  risorse andrebbero concentrate sull’impegno per un piano di sviluppo economico, con tagli agli sprechi e ai costi di una burocrazia vessatoria e inutile, lontana dalle necessità di chi opera attivamente, dalle cittadine e dai cittadini in generale. Con  solo 1.200.000 abitanti e quasi 3.000 dipendenti la nostra regione  che già amministra oltre  a programmare e legiferare, ha di fatto invaso le competenze amministrative delle Province, che vivono di attività trasferite di volta in volta, senza deleghe precise e consolidate, mancando sussidiarietà e leale collaborazione tra gli enti. Ho assistito a più casi di intralcio, sovrapposizioni di interventi e rallentamenti burocratici tra i due enti nel settore del lavoro, delle energie, nei lavori pubblici, nei rapporti con i comuni.  La specialità regionale dovrebbe essere spesa non per difendere lo status quo, ma per progettare un modello regionale con enti locali effettivamente necessari, a servizio e a supporto delle comunità, in grado di funzionare con efficacia e creare sviluppo. Anche i 136 comuni  della Provincia di Udine sono troppi, troppo piccoli, è mancato un piano di accorpamento e di messa in comune dei servizi per 20.000 25.000 abitanti, passaggio ora più che mai necessario, viste le sofferenze a cui sono sottoposti i concittadini con l’aumento delle tasse e i tagli dei servizi.

Paola Schiratti

Consigliera provinciale Idv di Udine