CONVEGNO DELL’ IDV
 
Leggi al femminile: Italia in ritardo
 
Esaminate le 14 norme europee considerate migliori per le donne

 Nel fine settimana si sono tenuti a Pordenone, Trieste e Grado i convegni sulle 14 leggi europee migliori per le donne organizzati dal Coordinamento regionale donne Idv, dopo l’incontro di Udine del dicembre scorso. Sono intervenute la senatrice dell’Idv Giuliana Carlino, promotrice in tutta Italia di questa campagna di sensibilizzazione e Paola Schiratti coordinatrice regionale donne Idv, che ha sostenuto l’iniziativa in regione. Nelle diverse sedi hanno esposto le loro opinioni Carla Franza della Camera di Lavoro di Pordenone, Chiara Cristini ricercatrice senior dell’Agenzia regionale del lavoro, Ester Pacor presidente della Consulta delle associazioni femminili di Trieste,  Valentina Peloso, responsabile del dipartimento famiglia e infanzia di Idv, Elisabetta Medeot consigliera provinciale Idv di Gorizia, Fulvia Raimo, consigliera di parità della Provincia di Gorizia, Marzia Paoluzzi avvocata consulente legale di SOS Rosa di Gorizia. Nell’occasione è stata avviata anche a Trieste, Pordenone e Gorizia la raccolta delle firme a sostegno delle 14 leggi. Le relazioni hanno approfondito la legislazione europea, confrontandola con quella italiana, verificandone gli aspetti positivi e le debolezze, per fare proposte per un adeguamento che porti l’Italia a livelli accettabili per quanto riguarda il rispetto delle pari opportunità. L’ iniziativa è partita dall’ Associazione francese Choisir la cause de femmes che ha analizzato le legislazioni di genere dei 27 Paesi europei, scegliendo poi 14 provvedimenti di eccellenza nei cinque ambiti della vita di una donna che riguardano la procreazione, la famiglia, la violenza di genere, il lavoro, la rappresentanza politica. Dagli interventi è emerso il quadro italiano: i dati statistici parlano chiaro, le donne nel nostro paese non hanno ancora il giusto riconoscimento nel lavoro, nella società e nella politica, alcune leggi a sostegno del welfare e del lavoro delle donne non trovano copertura economica. «Invece è necessaria – hanno sottolineato le relatrici – la valorizzazione delle intelligenze e capacità femminili e il sostegno alla loro partecipazione in ogni ambito della vita del nostro paese anche per uscire dalla crisi economica» Allo stesso tempo la piaga della violenza domestica miete vittime: sono state 160 nello scorso anno in Italia  le donne uccise in famiglia. Una legislazione adeguata, la interazione coordinata dei servizi che operano sul territorio e la diffusione della cultura del rispetto reciproco sono gli strumenti per prevenire e arginare questo terribile fenomeno.

Paola Schiratti

Coordinatrice regionale donne Idv FVG