A Buja la ex ministra dell’ Istruzione Gelmini parla della scuola paritaria privata, è presente il gotha del centrodestra regionale. Non è stato invitato alcun esponente del centrosinistra, si tratta quindi di un evento senza confronto tutto interno ad una parte politica, presentato però dal sindaco di Buja come evento del Comune e quindi di tutti i cittadini. Hanno preso le distanze giustamente i consiglieri comunali di Buja vive, lista di minoranza. Ma soprattutto oggi cittadini e cittadine protestano davanti al comune con cartelli in cui chiedono di rendere conto sullo stato della scuola pubblica, danneggiata pesantemente dai tagli operati in maniera indiscriminata dalla Gelmini. Tagli alle elementari al già ridotto tempo scuola, tagli alle lingue straniere,  alle ore di sostegno, ai laboratori, alle materie scientifiche. E’ stato un massacro che ha danneggiato la qualità del sistema di istruzione e formazione che in FVG ha retto finora il confronto con le scuole migliori dei 45 paesi dell’area OCSE  piazzandosi ai primi posti delle verifiche PISA. I danni  sono stati percepiti da dirigenti, docenti, studenti e studentesse, genitori. Oggi quindi il problema è sostenere e rifinanziare la scuola pubblica statale, reintroducendo tempo scuola alle elementari e medie, l’insegnamento di lingue come il tedesco, lo spagnolo, le lingue slave,  il francese eliminate completamente dai percorsi scolastici, garantendo le ore di sostegno necessarie, le ore di laboratorio e delle materie scientifiche. Di questo prioritariamente si devono occupare i ministri, tenuto conto che nella nostra regione i ragazzi frequentano in assoluta maggioranza le scuole statali, della gloriosa tradizione o di recente istituzione esse siano. Per questo ho coordinato un gruppo di lavoro che ha presentato una proposta di legge a sostegno della qualità della istruzione e della formazione del FVG. Proprio perché la regione intervenga a sanare i guasti causati dalla ministra Gelmini.