Dalla relazione di Fulvio Mattioni al convegno Impresa e credit crunch organizzato ieri da CISL Udine emergono dati gravi. Il FVG ha l’andamento economico peggiore tra tutte le regioni del Centro Nord, nel 2012 sono state chiuse 1168 imprese, cioè 3 al giorno, il tasso di disoccupazione giovanile è al 30%. I finanziamenti delle banche calano nel marzo 2013 di 815 milioni pari a -4,7%,   rispetto al marzo 2012 e di 1.293 milioni pari a -5,5% rispetto al marzo 2012. Le partecipate regionali Friulia e Mediocredito dal 2008 rallentano i finanziamenti alle imprese, la prima dagli 879 milioni del 2008 ai 354 milioni del 2012, la seconda dai 443 milioni del 2008 ai 103 milioni del 2012, mentre fino al 2011 si mantengono i prestiti alle famiglie. Nel quinquennio 2008-13 complessivamente i crediti alle famiglie sono cresciuti del 29%, i crediti alle imprese sono calati del 7,9%.  Che significa non finanziare le imprese da parte delle partecipare regionali? Perché Friulia finanzia imprese fuori regione? Quale miopia politica è questa? Risulta cattiva anche la gestione delle società del FVG, il confronto tra Mediocredito FVG e Trentino Alto Adige dice che a erogazioni quasi pari 1.274 mil di euro contro 1.249 i costi operativi in FVG sono 14,4 milioni contro i 10,4 del TAA, gli utili 8,2 milioni contro i 30,2, gli acquisti di servizi 2 milioni contro 900.000. Tutti dati sfavorevoli alla partecipata della nostra regione, i cui buchi finora sono stati appianati dai Consigli regionali in sedute in Agosto. A ciò aggiungo le lentezze incredibili degli EE. LL nel far procedere lavori pubblici e pagamenti, la Provincia di Udine ad esempio ha 180 milioni di euro di  residui passivi, sono debiti dell’ ente verso imprese, famiglie, comuni, metà di questa cifra risale a più di 5 anni fa. Serve alla nostra Regione un cambio di rotta deciso da parte della politica, che non ha saputo o voluto vedere la crisi e operare a sostegno dell’apparato produttivo. Da parte delle forze economiche, dei sindacati della cittadinanza serve una nuova attenzione verso il bene generale della regione e il buon governo.