Il Presidente Fontanini della Provincia di Udine fin dal suo insediamento ha iniziato ad attaccare il personale in servizio e come unica strategia per far funzionare meglio la Provincia ha scelto di dilatare l’orario settimanale su 5 mattine e 3 rientri pomeridiani, al posto dei 2 precedenti, con una pausa pranzo rigida dalle 13 e 30 alle 14 e 30. Fontanini non ha mai mostrato il piano con le necessità e i vantaggi operativi di queste nuove disposizioni a fronte dell’aumento di spesa per i buoni pasto e il riscaldamento. Ha irrigidito gli orari, che nei tempi attuali anche nel privato si orientano verso la flessibilità, aggravando la situazione delle lavoratrici che in Provincia sono la maggioranza. Sono state chieste e concesse molte deroghe. Allora quali i vantaggi di tanto rumore? Di fatto dall’ inizio della presidenza Fontanini i costi del personale sono aumentati di anno in anno di oltre 2 milioni, dai 21 milioni del 2008, fino ai 23,5 milioni di oggi, il contrario di quanto richiede la spending review. Un’ulteriore grave responsabilità della giunta Fontanini è l’assoluta mancanza di controlli della gestione dell’ente e sulla sua efficacia ed efficienza. Dalla minoranza più volte è stata suggerita la necessità di un direttore generale che organizzi e verifichi quanto è fatto, controlli i tempi e i modi, alleggerendo gli iter e correggendo le storture. Invece le procedure burocratiche non vengono monitorate, i regolamenti attuativi delle pratiche, generici o farraginosi, rendono complicati i percorsi, lenti i trasferimenti di fondi per le opere finanziate ai comuni e ai privati, ne sono una prova la mole dei residui passivi. Gli uffici non sono stati riorganizzati per produrre meglio, molto di quello che si fa è opera dell’interesse dei singoli. I casi più emblematici riguardano il funzionamento dei Centri per l’impiego, il servizio front-office della Provincia con 100  dipendenti suddivisi in 10 sedi, a cui manca un dirigente dedicato, pur previsto dalla legge e la possibilità di conoscere i risultati del proprio lavoro, a questo servizio non è dato sapere il numero delle pratiche concluse positivamente. Viene il dubbio che il Presidente Fontanini premetta alla efficienza, che richiede serie analisi, estemporanee idee per solleticare l’elettorato. Ma è tempo che la classe politica che amministra strutture complesse dimostri competenza, capacità, serietà, onestà ed abbia come unico obiettivo il buon governo.     

Paola Schiratti

Consigliera Idv

Capogruppo Misto