In Provincia di Udine sono state più volte sentiti in Commissione ambiente popolazioni e comitati che si oppongono alla costruzione di impianti a biomasse di portata inferiore ai 25 Mega Watt  per produrre energia elettrica, senza il dovere della cogenerazione, cioè recuperare il calore, la cui autorizzazione spetta ai comuni.  Adesso accade a Mereto di Tomba. La popolazione è ricorsa al TAR per chiedere l’annullamento della concessione deliberata dal Comune alla costruzione di un impianto a biomasse agricole a Savalons. Il 14 settembre 2011 i partiti di minoranza (PD, IDV e Sinistra arcobaleno) hanno presentato un ordine del giorno in cui si invita il Presidente della Provincia di Udine e l’ UPI a intervenire presso la Giunta regionale per chiedere una moratoria sulla costruzione di centrali a biomasse e per sollecitare l’urgente aggiornamento del Piano Energetico regionale nel settore delle energie rinnovabili. Ma su questo la giunta Tondo non intende intervenire. Nella situazione attuale, in cui ogni comune può  autorizzare autonomamente la costruzione di centrali a biomasse,  è il caos perchè manca un quadro generale della situazione, che  può degenerare. E’ necessario che la regione aggiorni urgentemente il piano energetico regionale che deve stabilire le regole e le compatibilità delle centrali a biomasse con l’ambiente, la salute, il reperimento nel circondario della centrale della biomassa da bruciare, il peso ambientale dei trasporti, le modalità e le responsabilità dei controlli, le necessità energetiche e l’economia del territorio. Già abbiamo espresso la necessità che detti impianti debbano essere fortemente regolati da normative regionali e piani provinciali che oggi risultano inadeguati.

Paola Schiratti

Consigliera provinciale di Udine Idv