ll trasporto pubblico locale sta vivendo un momento difficile vista la riduzione del 4,4% dei trasferimenti di fondi dal bilancio regionale a quelli provinciali. I tagli comportano la riduzione delle corse e un aumento di costi che ricadono sull’utenza. Il trasporto pubblico locale va tutelato perché riduce l’inquinamento, il consumo di carburanti, il traffico stradale. Certo la Regione necessita di un piano organico di servizi pubblici di trasporto efficienti di nuove modalità e mezzi: metropolitane leggere, taxi a chiamata, piste ciclabili, car sharing. Lo scopo deve essere favorire la mobilità e il comfort su mezzi pubblici per ridurre l’utilizzo dei mezzi privati. Sottolineo ancora una volta come la Provincia di Udine, la più estesa e popolosa della regione, abbia trasferimenti di oltre nove milioni di euro inferiori alla provincia di Trieste. Ne risultano danneggiate sia la città sia le zone decentrate, soprattutto la montagna. La carenza di un piano del trasporto pubblico locale ha un effetto diretto anche sul pendolarismo degli studenti che si riversano nel capoluogo perché le scuole decentrate non sono servite adeguatamente.
Paola Schiratti